31 marzo 2001
Il 2001 è l'anno del secondo viaggio sub in Egitto (la prima esperienza fu nel 1999 a Hurghada, nel Deserto Orientale egiziano). Questa volta la base è presso il Royal Rojana Resort di Sharm el Sheikh, centro del Governatorato del Sinai del sud, affacciato sul Mar Rosso alla fine del Golfo di Aqaba.
Questo Golfo mi riporta alla mente il momento in cui mi appassionai all'idea della subacquea.
Nel 1988 (avevo 31 anni) e 1989 andai in Israele per supportare lo sviluppo della consociata alla mia azienda di allora. La permanenza in questo paese, anche se per soli due brevi periodi, mi diede la possibilità di visitarlo, nonostante qualche piccola difficoltà dovuta al momento storico che si stava vivendo allora, in particolare alla seconda intifada.
Israele è pieno di luoghi storici che, come è facile comprendere, riconducono tutti alla nascita e sviluppo delle tre religioni monoteistiche. Gerusalemme su tutte (che ho potuto ammirare anche sotto la neve), ma anche Nazareth, Betlemme, Be'er Sheva, Accro, Haifa.
Inoltre Tel Aviv, con i contrasti dovuti al suo moderno sviluppo in contrapposizione alla presenza di realtà ultra ortodosse.
E poi Jerico, storica città posta quasi all'inizio del Mar Morto, e Eilat, moderna città prospiciente il Golfo di Aqaba, dal nome della città giordana praticamente con essa confinante. Questo Golfo rappresenta il ramo est (l'altro è il Golfo di Suez a ovest) dell'inizio del Mar Rosso.
Un sabato (giorno di festa per Israele, quindi non lavorativo) ero sceso da Tel Aviv a Eilat (circa 300 km) per ammirare il panorama del Mar Rosso. Essendo piena estate la temperatura era molto alta, circa 40° che si potevano sopportare abbastanza perché senza umidità, e con la ventilazione proveniente da nord attraverso il deserto del Negev.
Dopo aver visitato l'osservatorio sottomarino di Eilat (una chicca per chi vuole avere un assaggio della fauna marina tropicale) in spiaggia notai un gruppo di subacquei intenti a prepararsi per fare un'immersione da terra. Il mio stupore fu grande nel sentirli parlare in italiano: erano di Pisa! Ecco la scintilla che serviva, ma per almeno 6-7 anni tutto sarebbe rimasto solo nei desideri...
Torniamo a noi.
L'Egitto offre a tutto il mondo tantissime mete turistiche, affascinanti sia dal punto di vista storico che per i luoghi destinati agli appassionati della subacquea. E le coste del Mar Rosso sono tra le mete più ambite per le immersioni sportive.
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Il porto di Sharm el Moya |
Il deserto che fa da contorno a queste mete offre panorami mozzafiato soprattutto quando tutte le tonalità del mare si fondono con il giallo, l'ocra e il rosso del tramonto. Ras Mohammed con Shark e Yolanda Reef,
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Ras Mohammed con il Relitto Ruzgar |
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Immersione sul carico del relitto Yolanda
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Sanitari caricati sul Yolanda |
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Grugnitore Maculato - Plectorhinchus Gaterinus |
gli Stretti di Tiran con i suoi reef incastonati tra l'Arabia Saudita e la costa del Sinai,
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Gordon reef con il relitto del Louilla |
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Jackson reef con il relitto del Lara |
le distese di coralli e la variegata fauna, i relitti...
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Napoleone - Cheilinus Undulatus |
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Cernia Chiazzata - Epinephelus Fuscoguttatus |
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Lion fish su Gorgonia |
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Gorgonia ventalina |
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I colori dei coralli e delle spugne |
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Cobra ocellato_Pterois antennata |
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Pappagallo, uno dei più comuni incontri nei mari tropicali |
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Angelo maculato_Pomacanthus maculosus |
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Palla stellato_Arotrhon stellatus |
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Acropora_e_Soldato gigante |
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Sito di ancoraggio su shamandura per le immersioni al relitto del Thistlegorm |
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Relitto del Thistlegorm con un mezzo cingolato |
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Relitto del Thistlegorm con cannone da contraerea |
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Corallo di fuoco - Millepora dichotoma |
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In navigazione verso gli Stretti di Tiran - Grampo |
Tutto questo, unitamente a una bella compagnia di 11 persone, hanno reso entusiasmante questo soggiorno sul Mar Rosso. Una per tutte: la giornata dedicata alle 2 immersioni sul relitto del Thistlegorm iniziò alle 4 del mattino, per poter partire alle 5 alla volta dell'area di Sha'ab alì dove saremmo giunti dopo circa 5 ore di navigazione. Le immersioni ne valsero la pena, anche perché furono seguite -sulla strada del ritorno verso Sharm- da un'altra sul relitto del Dunraven, quando ormail il mare era diventato molto mosso a causa di una perturbazione: in quella giornata nevicò sul Monastero di Santa Caterina.
Nota:
Immagini riprese con fotocamera Sea&Sea.