Tornati dalle immersioni, alle 15 ci aspettano le guide nella hall per andare a visitare Muscat.
Ci sono a nostra disposizione due auto: io salgo con Anna Bruno e Angela su una berlina rossa, seguiti dal jeppone con i Quaglia e i Cerroni.

Proseguiamo alla volta di Muscat, affaciata sul Golfo, e che raggiungiamo attraversando il quartiere della diplomazia, sede delle ambasciate estere, e il quartiere dei ministeri. La città è moderna ed è inserita in una cornice di montagne aspre ed elevate vicine al mare, che si pongono a difesa dai tre lati terrestri.

Facendo un ampio periplo verso sud est per poi risalire a nord ovest, arriviamo alla sede del sultano di Al Bustan. Subito dopo il mare ci appare sul porto vecchio della città, inserito in una baia ai lati della quale spiccano il Jalaly Fort a destra e il Merani Fort a sinistra.
Sulla piazza antistante il lungo cortile che conduce all'ingresso del Palazzo, dei solerti vigili stanno per sanzionare la sosta delle nostre vetture: solo la mediazione delle nostre guide li convince a desistere, non avendo saputo che questa è la settimana che precede le festività del Sultano e quindi vige il divieto di parcheggio nella piazza.

Percorrendo la corniche , arriviamo al suq di Mutrah, la parte vecchia della città.
Entriamo nel mercato stando ben attenti a rispettare le tradizioni locali, in particolare chiedendo il permesso agli uomini per fotografare le donne, tutte signorilmente ma rigorosamente vestite con il burqa nero. Uomini facoltosi vestono nel tradizionale abito bianco. Attraversiamo gli angoli del suq e visitiamo la via dell'oro, dove sono presenti numerose gioiellerie molto frequentati dalle signore.
All'esterno, un ampio porto fa da panorama al lungomare della città, immersa nel suo calmo traffico di fine settimana.
Il ritorno al nostro resort è giusto in tempo per la cena.
Siamo già d'accordo con le nostre guide per il tour nell'interno del territorio, che ci porterà a conoscere alcune località caratteristiche e le Sharqiya Sands, propaggini del Rub al-khàlì, il deserto arabo, detto "quarto vuoto", ovvero il deserto di sabbia più grande del mondo, che attraversa la penisola araba per 1000 km, con un'ampiezza di 500.